lunedì 27 febbraio 2012

La prescrizione spiegata al mio vicino.

La prescrizione estingue il reato per l’effetto del mero decorrere del tempo. Passa il tempo,non c’è sentenza definitiva, il tutto dovrà estinguersi perchè non si può continuare ad oltranza a perseguire qualcosa che, man mano, si allontana decantandosi.

Il decorrere del tempo ,però, incontra un limite sostanziale comprensibilissimo: l’innocenza “evidente” del prescrittibile.

Stai attento:

Il tempo è fuggito e ci si deve arrendere, proclamandone l’effetto estintivo sul reato contestato (o da ritenersi sussistente..), e sentenziando (531 C.p.p.) che “non si deve più procedere” perché il reato è estinto. Ma…. cosa accade se il tempo è fuggito e dalla letture delle carte risulta “evidente” che il processato è innocente? Ovvio: bisogna assolverlo pienamente. E la formula di assoluzione (o proscioglimento a seconda della fase…) sarà quelle prevista dal’art. 530 C.p.p. Ovvero: “sei innocentissimo” , il tempo non può nascondere questa verità, ergo il tempo soccombe davanti ad essa e non sarai prescritto, sarai assolto (o prosiciolto..).

Ma sei “mezzo innocente” (se sei colpevole, nulla quaestio, la prescrizione ti farà brindare…) ovvero innocente ma forse…anche no: che accade??

Accade che bisognerebbe addentrarsi nella matassa e sbrogliarla in qualche modo. Ma magari anche in un modo b. E forse in un modo c,d,e etc.etc. Ed allora non va bene!! Perché vuol dire che non è evidente la tua innocenza. Puoi essere innocente, ma anche no. E dunque prevarrà la causa d’estinzione,ovvero la prescrizione. Inutile perdere tempo….diremo che è passato il tempo e Amen!! E’ chiaro,adesso??

domenica 26 febbraio 2012

Il neutrino juventino.

La foto di un pallone che varca per un metro abbondante la linea del gol fa il giro del mondo. E tutto il mondo vede quanto solo uno non ha visto: ovvero chi doveva vedere. Il guardialinee di Milan-Juve giocata nel mese bisesto dell’anno che dovrebbe essere l’ultimo dell’umanità, secondo quanto attestarono i veggenti di un popolo estinto del centro-america (allora, centro-indie), ha tenuto bassa la sua bandierina gialla simbolo di un laissez-faire,laissez-passer. Oggi tutti si interrogano del perché di un errore così marchiano. E si sorprendono. Gente di poca lettura!

Almanaccando tra le gesta di questo signore (Romagnoli, n’est pas?) leggo che fu il misuratore ufficiale della prova di velocità del neutrino svoltasi sotto lo sguardo attento della ministra Gelmini, sotto i tornanti voluttuosi del Gran Sasso. Si determinò che il neutrino, che per l’occasione indossava una giubba bianco-nera, aveva d’un sol colpo spazzato via le certezze ensteiniane, battendo di qualche frazione cronometrica la luce. Anche questa notizia fece il giro del mondo gettando nella più cupa costernazione una pletora intera di scientisti e ridando fiato alle mai sopite teorie alchemiche. “Il neutrino è la faccia nascosta di Dio !”(affermò un quadrisavolo di Nostradamus intervistato da Gigi Marzullo nel programma televisivo di Mezzanotte). “Il neutrino è imprescrittibile per definizione” (disse il pubblico ministero del processo Berlusconi-Mills). Ma un’attenta e più meditata ricerca avrebbe consentito di appurare che il misuratore della velocità del neutrino altri non era che il Romagnoli, proprio lui, il guardialinee che ieri sera non ha visto quanto tutti hanno visto. Si fosse stati più attenti non avremmo messo a rischio i punti feri della scienza, e (soprattutto) la Juventus oggi sarebbe 4 punti sotto di noi. E non sarebbe stato poco. E su questo permettetemi di citare Einstein, quando dal palco di Lucerna stupì il mondo affermando che: “4 punti sono sempre più di 1 !” E aveva ragione.

sabato 25 febbraio 2012

Di Canzona,nostalgie ed altri..Casini.




Da qualche sera l'appuntamento con la cucina di mia moglie ha un ingrediente stonato. Torno da studio e l'itinerario mi e' caro perché conciono sulla tipologia della pasta lunga che mi aspetta. Linguina o spaghetto? O vermicello? La beneamata riflessione finirà solo con la scoperta. La felicita' della scoperta verra' frantumata dal televisore che trasmette le gesta di un iscritto all'albo degli avvocati, tal Canzona di non so dove. E' un giovane ("giovine" n.d.r.) addobbato come i vecchi "paninari"; barbetta mefistofelica, eloquio da Agora' di Neanderthal. Pare combini disastri deontologici, vulcaniche trovate da avanspettacolo, un Fregoli a cui qualcuno ha dato la toga. E' lo specchio dei tempi. Se gli avvocati in Italia sono 250.000 volete che nel totale non ci siano un centinaio di Canzona conclamati? E almeno altrettanti di.. potenziali? E' la legge della ineluttabile probabilità, non mero timore. Insomma, Canzona e affini ce li siamo meritati. Sono la triste conseguenza di un'apertura dissennata a chiunque abbia chiesto di potere esercitare previo lasciapassare dispensato con prodigalità. Ma moglie guarda Canzona e sorride, io lo guardo e malinconicamente mi confermo nella ormai drammatica(?) capacita' di non stupirmi più di niente.
Ma proprio di niente e nessuno. Ad esempio non mi stupisco quando il bel ( "giovine"?) Pierferdinando Casini da qualche sera, prima o dopo Canzona, tuona contro gli avvocati, "lobby forte" che vuole opporsi alle liberalizzazioni. "Casta" che rifiuta di aprirsi ed altre facezie simili. Ecco, lui si' che riesce a turbarmi il momento della "scarpetta". Lo ricordavo moderato segretario di Forlani (genio doroteo) e me lo ritrovo giacobino furente che tuona contro gli avvocati che si ostinano a volersi chiudere. Già, questi avvocati! 250.000 egoisti (con annessi i vari Canzona...) che non vogliono espandersi fino a 500.000! Ingordi oscurantisti!! Mi riprendo dal momentaneo stupore e ricomincio a gustare il sapore della passata di pomodoro. E penso. Penso che dal computo dei voti che il giovine(?) Casini andrà a fare alle prossime elezioni, ne mancheranno moltissimi di quelli espressi da avvocati e famiglie a carico; in cambio avrà qualche pugno di schede marcate da aspiranti Canzona. Ma ritrovo definitivamente il sorriso quando immagino il sicuramente non piu' giovine politico, tra vent'anni, imputato di bagattella condominiale davanti al Giudice di Pace di Vattelapesca, difeso d'ufficio da lui, ma si'...dal vecchio incanutito Canzona. Che aprirà magicamente la sua arringa finale con l'esordio piu' felicemente espressivo (a me caro perché apriva una serie di cartoni animati che ho amato..): " Signir Giudice, siamo tutti qui!"

venerdì 24 febbraio 2012

Il socio di capitale!

Oggi ne ho sentita un'altra: occorre poter aprire a soci di capitale non avvocati, ma che abbiano solo quote di minoranza. In breve: dovrei poter avere un finanziatore esterno che finanzi il mio Studio.
Accipicchia, mi sono detto, e che razza di diavoleria è questa? Io sono cresciuto con gli insegnamenti del mio Maestro e quanto ho imparato lo insegno ora ai miei ragazzi, e quando parliamo di soldi sono solo quelli delle parcelle che ci sudiamo andando in udienza alla mattina. E' un lavoro duro ma lo amiamo. Amiamo mettere la toga sulle spalle e sostenere le ragioni di chi si affida a noi. A fine mese cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno. Perchè? Perchè siamo felici di aver fatto ciò che più amiamo, difendere! "Consorti necessari" diceva De Marsico. Compatiamo chi si affida a noi e diamo voce alle istanze di libertà e di innocenza. E se le cose vanno male restiamo a pensare a dove abbiamo sbagliato, se abbiamo sbagliato. E tutte le volte che il Giudice o la Corte legge il dispositivo aspettiamo di sentire un numero "530 Codice di procedura penale", ed allora siamo come i ragazzini che non vedono l'ora di uscire per fregarsi le mani dalla soddisfazione.
Qualcuno dice che questa avvocatura sta scomparendo...che abbiamo bisogno di capitali esterni. Ognuno faccia come crede, per quanto mi riguarda i capitali esterni li mettano nella cassetta delle elemosine, in qualche Parrocchia di campagna!

martedì 21 febbraio 2012

L'ultima battaglia dell' Avvocatura?

Chissà perché, da qualche giorno, quando penso a cosa stanno facendo all’Avvocatura Italiana mi viene in mente la Grecia. Una sorta di congiunzione fatale,immediata,dolorosa.

Si stanno spendendo le ultime monetine di un prestito che sarà rinnovato a tassi d’usura. E solo in pochi resisteranno. E ancor più pochi saranno quelli che capiranno di cosa muoiono.

Tutto ebbe inizio quando l’Avvocatura cessò di essere vista come “madre di tutte le libertà individuali” e retrocessa a “lenzuolata”. Che poi i lenzuoli coprano i morti è patrimonio del notorio. Da Virtù Costituzionale a fetta di mercato. Con l’accusa del dissenso bollato come “rendita di posizione”. Illudendo pletore di giovani aspiranti al grido di “salite sul carro, è roba vostra!” si è creata una riserva di illusioni, un parcheggio di speranze, anticamera del nulla.

Crescendo il numero dei parcheggiati diminuì la considerazione,il rispetto per il ruolo. Oggi 260.000 avvocati devono ulteriormente liberalizzarsi, da avvocato di quartiere ad avvocato di condominio. In un’orgia dispensatrice di speranze che si fregia del sogno “todos caballeros”!

Retrocessi così alla stregua di bottega della via, protestiamo abbassando la saracinesca per due giorni. Mentre tutto brucia noi inseguiamo le fiamme con una bottiglia d’acqua rigorosamente da un litro, rigorosamente del rubinetto.

La gente corre e plaude come davanti alla ghigliottina pubblica. Ma se solo sapessero che dietro un avvocato ferito c’è un assistito morto, forse tacerebbero! O meglio, pretenderebbero almeno una fucilazione onorevole e non alle spalle come quella che si sta perpetrando in danno della più Nobile delle Missioni: quella del difendere, dell’essere consorte, del compatire e combattere per la difesa di chi si affida a noi.

Ma questa idea di Avvocatura esiste ancora? Non è stata forse sepolta da una logica di “mercato a tutti i costi” che trasformerà giovani di belle speranze in parcheggiati cronici a buon mercato, appetibili da associazioni di categoria, cooperative, insomma… veri e propri impiegati senza la tranquillità dello stipendio fisso? Ma se è così, come nascondersi dietro un dito e non pensare che il tutto ebbe origine dal fastidio per il valore Costituzionale della Difesa libera,efficace,senza padroni? Se la Difesa è un Fastidio la Giustizia non è giusta! Diventa un terno al lotto, una gentile concessione, una fortuna che bacia chi vuole.

Ecco perché penso all’Avvocatura e mi viene in mente la Grecia. Lì si è lottato e si lotta per sopravvivere, qui si muore lentamente, flebilmente protestando, mostrando flaccida muscolatura ormai non più avvezza a lottare per la propria stessa esistenza.