giovedì 26 settembre 2013

Avvocatura penale all'ultima spiaggia??


Congressi o Convivialità? (fam)


La notizia del passaggio da toga a Toga da parte di Ingroia mi ha rovinato l'altro giorno il desinare!
Un desinare peraltro già abbondantemente rovinato dalle sparate quotidiane di gente come Ghedini e Longo.
Non sia giudicato "blasfemo" l'accostamento!
Io sono per un'Avvocatura certo coriacea, battagliera, pugnace ma...ma non amo le collateralità. Il cliente deve rimanere cliente. L'Avvocato deve rimanere Avocato.
Non mi piace un avvocato che fa le leggi per salvare il culo al proprio cliente.
Non mi piace l'ex magistrato che si mette a fare l'avvocato della "sua causa".
Non so cosa accadrà a Genova. Non so se si metteranno finalmente le dita (le mani intere!) nelle piaghe da decubito di un'Avvocatura che sta diventando pascolo sdraiato di volgarità.
Siamo afflitti dal sovrannumero! E non alziamo un dito!!
Un esercito di neo-penalisti affolla gli Albi e spesso martirizza il processo. E noi?? Ci rifugiamo nella Turris Eburnea della Specialità o invece prendiamo le armi (le uniche che vogliamo e  sappiamo usare: cervello e passione!) e diciamo “BASTA”?
Non è dato sapere ,al momento.
Ah già, dimenticavo, noi non vogliamo essere sindacali. Perchè il sindacalismo è cosa volgare nevvero?? Ma mi faccia il piacere!! Diceva Antonio dè Curtis!
La sindacalità è cosa buona e giusta!
Se UCPI non vuole essere il volano di una lotta per la Liberazione dell’Avvocatura Penale allora occorrerà guardare oltre. Occorrerà che “coloro che hanno buona volontà e schiena dritta” si prendano il carico del moribondo e facciano scelte coraggiose, altro che cure palliative!
Dobbiamo partire dal basso. Non è possibile dare a chiunque lo chieda un attestato per difendere la povera gente.
Non è possibile che restiamo schiacciati nella dicotomia tra “berlusconismo e magistratura combattente”.
Occorre sganciarsi da tutto e da tutti e rivendicare una nuova frontiera, un NEW DEAL .
Le bandiere devono essere: specializzazione , sindacalità, attuazione del giusto processo, terzietà del giudice!
E per ottenerli occorre scendere dalle sale congressuali , dai convegni universitari e andare tra la gente. Spiegare in ogni sede e recitare pubblicamente il “mea culpa” per i nostri errori.
Senza una svolta la nostra “missione” diventerà definitivamente un mestiere come gli altri, piegato alla logica delle liberalizzazioni selvagge, al mercato, al profitto.
Tentiamo ancora una volta.
Quando smetteremo anche di tentare allora sarà finita davvero!

giovedì 19 settembre 2013

Penalista


PENALISTA



Come un Cireneo porti la croce degli altri.
Che piova o sia sereno,
su un auto che corre,
o sul ritmo di un treno,
leggi gli ultimi appunti,
metti ordine ai pensieri,
e speri.

Come un Cireneo porti la croce degli altri.
In un albergo con lo stomaco chiuso,
guardi il soffitto e fai un bilancio,
c’è solo domani nella tua testa.

Come un Cireneo porti la croce degli altri.
Quante volte ti svegli di notte!
Un dubbio,
un ripensamento.
Non sei mai contento;
perfezioni nel buio.
Aspetti,
che il tempo si allunghi!

Come un Cireneo porti la croce degli altri.
All’alba davanti alla finestra,
col caffè che fuma e che t’aspetta.
L’amata sigaretta,
l’ultimo slancio,
l’arringa perfetta!


 (fam)

lunedì 16 settembre 2013

A Mia Madre.

A mia madre.



Pomeriggi di luce chiara,
chiarissima;
per le stradine del rione,
col pallone sottobraccio,
e la tua voce alle spalle.
In ogni stagione tu c'eri 
e ti vedevo! 
Ti ho sempre vista! 
Ci sei sempre stata!

Anche le nuvole erano nuvole,
bianche e spesse sopra di me,
che ad occhi in sù, le spalle sopra l'erba,
ne disegnavo il profilo 
memorizzandolo.

Tu ci sei stata sempre;
ti ho sempre vista, 
anche se nascosta per gioco o per pudore!

Correre,correre, correre,
fino a smarrirmi dietro al pallone.
Tu sorridendo di un sorriso caro,
affacciata al balcone.

Nei silenzi irreali
della controra;
solo il battito del cuore che gioca 
al pallone,
e di nascosto ti guarda
se indaffarata ti assenti.

Queste cose le  serbo nell'anima,
Mamma,
non le ho mai dimenticate.
Viaggiano con i miei anni,
stipati,
in questo bagaglio che porta 
la mia vita,
Il mio pallone,
Il tuo sorriso.


(fam)