martedì 28 gennaio 2014

La riforma cautelare in discussione al Senato. Brevi spunti di critica.

Brevi spunti sull’art.12, Disegno di Legge, Senato n.1232. Poteri decisori del Tribunale della Libertà.
(francesco a. maisano)



Allo stato dell’arte la proposta formulazione dell’art.12 nr.3, in fase di studio, finisce per risolvere ben pochi dei problemi “nel mirino” della Commissione Giustizia del Senato.
L’innesto nel corpus dell’attuale  comma 9 dell’art. 309 C.p.p. del nuovo periodo : “il tribunale annulla il provvedimento impugnato se la motivazione manca o non contiene l’autonoma valutazione ,a norma dell’art.292,delle esigenze cautelari, degli indizi e degli elementi forniti dalla difesa”; se visto con la lente d’ingrandimento della sua possibile applicazione in concreto mostra amplissimi margini di vanificazione dello scopo principale che ,nello spirito dell’intervento correttivo, dovrebbe essere il controllo collegiale sulla scelta afflittiva formulata dal Gip.
La dizione “la motivazione manca”, senza altra aggettivazione, potrà agevolmente essere interpretata  come “mancanza assoluta di motivazione, ai limiti dell’assenza grafica; lasciando così ampio potere integrativo al Tribunale di puntellare la motivazione carente.
Sarebbe, viceversa, preferibile aggiungere a “la motivazione manca” la dizione “o è carente”.
La modifica contribuirebbe a fare del TdL un organo di effettivo controllo sulla scelta cautelare del Gip, “razionalizzando” così anche la seconda parte del nr. 3 dell’art.12 che estende il controllo collegiale alla valutazione dell’ autonomia decisionale del Giudice rispetto al PM richiedente la cautela.
C’è tempo per rimediare…se si vuole.



lunedì 27 gennaio 2014

Gesù era ebreo!


Gesù era Ebreo!
(riflessioni nella giornata della Memoria)  


Gesù (Yehoshua Ben Iosef) nacque ebreo. Visse da ebreo. Morì da ebreo pregando il Dio di Israele,suo Padre.
Elementare verità spesso dimenticata da molti  cristiani, se non colpevolmente ignorata.
Gesù visse perfettamente integrato nella sua realtà storica. Fù circonciso. Frequentava la sinagoga, osservava per quanto possibile i protocolli cultuali di purificazione, festeggiava le solennità ebraiche, conosceva ed interpretava pubblicamente la Torah.
Il primo nucleo storico di cristiani che si riuniva a Gerusalemme dopo la morte di Gesù (Luca ne svolge una completa rassegna negli” Atti degli Apostoli”) frequentava il Tempio e le funzioni. La prima evangelizzazione apostolica è rivolta al popolo ebraico (il popolo “eletto”). Solo a partire da Paolo (quindi almeno dieci anni dopo il 33d.C.) inizierà l’evangelizzazione verso “i non circoncisi”.
Il pretesto storico da quale nacque l’ostilità di alcune frange del cristianesimo nei confronti del popolo ebraico è errato: Gesu non fu abbandonato al suo destino dagli ebrei, non da tutti, almeno. Anzi, sicuramente da pochi.
L’élite sacerdotale del Tempio (quasi esclusivamente sadducea e non farisaica) vedeva in Gesù un destabilizzatore dello status quo. Il “braccio secolare” romano fece il resto.
Per molto tempo si è voluta confondere una massa prezzolata  al seguito di Anna e Caifa (quelli che gridarono: “il suo sangue cada su di noi sui nostri figli”) con un indistinto “popolo ebraico”.  Non era così!
Diversamente non si riuscirebbe a capire come nel giro di una settimana un’intera cittadina passò dagli “Osanna al figlio di Davide!” al “Crucifige!”.
Una ricostruzione storica errata, quando non volutamente distorta, ha generato un odio inestinguibile verso tutto il popolo ebraico perseguendo  un paradosso grossolano: decontestualizzare Gesù dal suo tempo, dalla sua gente, dalla sua stessa memoria.
Ecco perché oggi che rinnoviamo la “Memoria dell’Olocausto” in realtà ricordiamo lo stesso sacrificio di Yeoshua Ben Yosef, pio ebreo di Nazareth. Rendiamo giustizia a un popolo, anzi “al popolo eletto” cui alcuni ,in mala fede, ascrissero la terribile colpa di “deicidio”.
Ma il nostro Dio è il Dio di Israele. Il nostro “Cristo” visse e morì da Ebreo, il nostro credo nella Risurrezione nasce dalla testimonianza di ebrei che videro e toccarono il Risorto!
Ed allora noi tutti siamo ebrei,  se non ci sentissimo tali  avremmo sbagliato tutto.


(fam)