PM: Ciao,Eccellenza!
Giudice: Chi è lei??
PM: Mi dai del Lei?
Giudice: Non la conosco!
PM: Oh! mi conosci fin troppo bene.. sono te!
Giudice: Sei me?
PM: Ero te!
Giudice: E quando?
PM: Prima…
Giudice: Ssst! potrebbero sentirci..
PM: Non ci sente
nessuno, non c’è nessuno…siamo soli.
Giudice: Cosa
vuoi da me? Adesso io..insomma, lo sai, sono diverso…
PM: Ahahahah ti prego,risparmiati
questa storia assurda. Tu sei me. Io sono te! E’ inevitabile.
Giudice: Ma è
passato molto tempo, ormai io giudico..
PM: Certo tu giudichi! Ma non
dirmi che sei cambiato…ogni tanto ti leggo.. sei arrivato in alto.
Giudice: Davvero
mi leggi?
PM: Si, ed è sempre un
piacere!
Giudice: Mi
lusinghi…
PM: Io sono te! Non dimenticarlo.
Giudice: Sicuro
che non ci sente nessuno?
PM: Tranquillo.
Nessuno. E nessuno può sospettare. La tua indipendenza è ……insospettabile!
Giudice: Questo è vero!
PM: Sono contento che non hai
dimenticato le nostre chiacchierate, le nostre riflessioni, le nostre idee..
Giudice: Dici?
Pm: Ti
leggo!
Giudice: Si
vede così tanto?
PM: No,
sei bravo! Ma il fatto è che io sono te e tu sei me… Come potresti ingannarmi?
Giudice: Già!
PM: Già!
Giudice: Verrai
ancora a trovarmi?
PM: Tutte
le volte che vuoi! Tutte le volte che ce ne sarà bisogno..
Giudice: Bene! Ora non fare rumore quando esci…sii
prudente!
PM: Lo sarò. Buona notte Eccellenza,
Giudice : Buona notte!