sabato 1 giugno 2013

Ti aspetterò....



Ti aspetterò lungo il confine,
dove non ci sono più guardie né steccati,
sopra le alture di Ventimiglia,
tra gli ulivi e i filari,
ed il sole che non ferisce.
E tu forse arriverai,
portando fiori e pane fresco.
Sorridendo,
sorridendomi.

Ti aspetterò lungo le saline,
dove i fenicotteri rosa sono un manto,
nella piana di Sainte-Marie-de la mer,
tra i bianchi cavalli di Camargue,
e un sole che sconvolge.
E tu forse arriverai,
portando pesci e acqua fresca.
Sorridendo,
sorridendomi.

Ti aspetterò lungo le coste di Finisterre,
dove le aquile sono sole,
nei dirupi attorno a La Coruna,
tra fantasmi che non hanno pace,
e il sole è una speranza.
E tu forse arriverai,
portando percebes e vino di Rias Baixas.
Sorridendo,
sorridendomi.

Ti aspetterò sotto la rocca di Gibilterra,
dove un traghetto aspetta l’Africa,
sopra sabbia che fu mista a sangue,
per un’Europa che non è mai stata
e il sole è una violenza.
E tu forse arriverai,
portando datteri e malvasia.
Sorridendo,
sorridendomi.

(fam, maggio 2013)

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