venerdì 24 febbraio 2012

Il socio di capitale!

Oggi ne ho sentita un'altra: occorre poter aprire a soci di capitale non avvocati, ma che abbiano solo quote di minoranza. In breve: dovrei poter avere un finanziatore esterno che finanzi il mio Studio.
Accipicchia, mi sono detto, e che razza di diavoleria è questa? Io sono cresciuto con gli insegnamenti del mio Maestro e quanto ho imparato lo insegno ora ai miei ragazzi, e quando parliamo di soldi sono solo quelli delle parcelle che ci sudiamo andando in udienza alla mattina. E' un lavoro duro ma lo amiamo. Amiamo mettere la toga sulle spalle e sostenere le ragioni di chi si affida a noi. A fine mese cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno. Perchè? Perchè siamo felici di aver fatto ciò che più amiamo, difendere! "Consorti necessari" diceva De Marsico. Compatiamo chi si affida a noi e diamo voce alle istanze di libertà e di innocenza. E se le cose vanno male restiamo a pensare a dove abbiamo sbagliato, se abbiamo sbagliato. E tutte le volte che il Giudice o la Corte legge il dispositivo aspettiamo di sentire un numero "530 Codice di procedura penale", ed allora siamo come i ragazzini che non vedono l'ora di uscire per fregarsi le mani dalla soddisfazione.
Qualcuno dice che questa avvocatura sta scomparendo...che abbiamo bisogno di capitali esterni. Ognuno faccia come crede, per quanto mi riguarda i capitali esterni li mettano nella cassetta delle elemosine, in qualche Parrocchia di campagna!

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