domenica 28 aprile 2013

La rete nel fango.



La Rete nel fango.


Una giovane parlamentare è stata illegalmente rovistata nella sua posta elettronica. Ignoti hackers, violando il sistema informatico della donna, hanno rubato le sue mail e si dicono pronti a diffonderle in Rete. Un quotidiano le ha ricevute e,senza fare direttamente il nome della deputata, ha descritto il contenuto del materiale fotografico “intimo” che sarebbe stato allegato alle stesse mail.
Grave il reato di chi ha violato la riservatezza della parlamentare, altrettanto grave il comportamento del quotidiano che in modo suggestivo non ha pubblicato le foto ma le ha “descritte”; non ha fatto direttamente il nome della donna ma ne ha disvelato connotazioni che ne facilitano l’identificazione.
Ricordo che la Suprema Corte di Cassazione ha più volte segnalato che si può diffamare anche in modo “indiretto”, ricorrendo a “suggestioni” o furbizie che “dicono e non dicono”.
Insomma andare a strascico nei fondali fangosi non immunizza da colpa.
Se vai per fango,cerchi sporcizia.
E diffami!


 (fam)

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