martedì 5 novembre 2013

5 Novembre 2013, giorno di San Zaccaria il Muto e della Cancellieri.

5 novembre, giorno di San Zaccaria, il muto!

Narrano le Sacre  Scritture che Zaccaria, marito di Elisabetta fu ammutolito dall'Arcangelo. Non credette al presagio della sua paternità avanzata. E riprese a parlare solo quando Giovanni Battista ebbe il suo nome che lo avrebbe posto in alto tra i "nati d'uomo ".  
Oggi gli applausi di quasi tutto il Senato della Repubblica al ministro Cancellieri hanno ammutolito gran parte del Paese. Ritroverà la voce?
Gli applausi del  Senato giunsero incomprensibili per chi ascoltava un'autodifesa zoppicante, incerta, impossibile! Ed ha risposto col silenzio.
Un silenzio che era ed è rimprovero!
Non si rimproverava al Ministro un atto umanitario, ma la specificità di quell'intervento. L'attivarsi a favore di amici indagati di gravi reati  sin dal primo giorno dell'arresto. Quel mettersi "a disposizione" sin dalle prime ore!
Non si rimproverava al Ministro che  una ragazza anoressica riuscisse a trovare ambiente più consono di una cella. Si rimproverava di averlo fatto in quel modo (soggettivamente diretto ed immediato) per quella ragazza, amica di famiglia.     
Ma evidentemente non c'è più sordo di chi non vuol sentire.
Criticare quanto ha fatto il ministro non significa in alcun modo avallare lo scempio del nostro sistema carcerario. Men che meno l'abuso evidente della custodia cautelare utilizzata spesso come oggettiva tortura. No, non è questo il punto! Ed è in malafede chi cerca di cambiare i piani del discorso.
Perché il discorso è stato invece ben compreso dal Paese. Quel Paese ammutolito davanti alla casta  che si applaude, si auto assolve, si stringe ai propri privilegi equamente condivisi e compartecipati!
No, il punto era un altro.  L'evidente differenza tra chi è sempre più uguale degli altri! Chi ha un ministro in diretta telefonica  che comunque dirà : "dimmi quello che possa fare!" 
E cosa dovrebbe fare un ministro se non azzerare ogni possibile differenza tra i cittadini? Cosa se non assicurare a qualcuno ciò che,nel contempo, potrà dispensare a tutti? Solo così resterà fedele non solo ai suoi doveri di imparzialità ma all'apparenza stessa di essere imparziale!
Chi , come me , svolge la missione di farsi carico del sofferenze altrui nelle aule dei tribunali e nei carceri non vorrebbe mai pensare che nella sofferenza  e nella costrizione possano esserci sventure di serie a e di serie b.
Ho difeso gente che una volta condannata attende anni la visita di un assistente sociale per completare un'osservazione psicologica dal cui esito dipenderà un permesso, una misura  alternativa , una speranza. Attendono anni , a volte , senza vedere nessuno.
Ho difeso e difendo gente che vive il carcere con la doppia sofferenza di avere una famiglia lontana che periodicamente lungo la tratta ferroviaria dello Stivale, dovrà andare avanti e indietro per portare un saluto al congiunto. E allora scrivi al DAP per chiedere un trasferimento del detenuto; il "riavvicinamento". Invariabilmente il DAP risponderà: "la richiesta sarà vagliata," Ma è un vaglio che non finisce mai e dura anni! 
Ho assistito e assisto persone che hanno atteso mesi prima di poter usufruire di un intervento chirurgico in ospedale.  
Questa è la vita in carcere di Omar,Mohammed, Sasha o Tizio . Invariabilmente!
Ma oggi, San Zaccaria il Muto, la Casta applaudiva. Rumorosamente. Fragorosamente  E si assolveva da sola.
E sapeva che fuori da  quel palazzo c'era il silenzio!

 Francesco Antonio Maisano
avvocato penalista in Bologna

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